La liuteria cremonese

Saperi e saper fare liutario della tradizione cremonese

Iscritto nel 2012 (7.COM) nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

1.1 Descrizione dell’elemento

L’artigianato della liuteria cremonese è altamente rinomato per il suo tradizionale processo di produzione e restaurazione di violini, viole, violoncelli e contrabassi. I liutai frequentano una scuola specializzata, basata su un rapporto stretto tra docenti e allievi, prima di apprendere in un laboratorio locale dove continuano a padroneggiare e perfezionare le loro tecniche – un processo senza fine. Ogni liutaio costruisce da tre a sei strumenti all’anno, modellando e assemblando più di 70 pezzi di legno attorno ad uno stampo interno a mano secondo la differente risposta acustica di ogni pezzo. Nessun violino è uguale. Ogni parte dello strumento è realizzata con un legno specifico, accuratamente selezionato e naturalmente ben stagionato. Non vengono utilizzati materiali semi-industriali o industriali.

L’artigianato richiede un alto livello di creatività: l’artigiano deve adattare le norme generali e le conoscenze personali ad ogni strumento. I liutai cremonesi sono profondamente convinti che la condivisione delle loro conoscenze sia fondamentale per la crescita della loro artigianalità e il dialogo con i musicisti è ritenuto essenziale per comprendere le loro esigenze. Il violino tradizionale è promosso da due associazioni di violinisti, ‘Consorzio Liutai Antonio Stradivari’ e ‘Associazione Liutaria Italiana’ ed è considerato fondamentale per l’identità di Cremona, i suoi cittadini e svolge un ruolo fondamentale nelle sue attività sociali e culturali pratiche, rituali e eventi.

1.2 Localizzazione geografica e raggio dell’elemento:

L’elemento è prevalentemente praticato a Cremona. La città si trova sul fiume Po – ovest della Po, situate tra le regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Oltre alle botteghe liutarie, ci sono a Cremona molte istituzioni che promuovono e salvaguardano l’elemento.
La tradizione della liuteria è strettamente connessa alla realtà urbana, infatti sia le botteghe che le istituzioni sono distribuiti nel centro storico di Cremona.
Anche altre botteghe artigianali (ad esempio nei villaggi di Pescarolo ed Uniti, Corte de ‘Frati, Pieve D’Olmi, Castelleone, Malagnino, Crema, Casalbuttano ed Uniti, Casalmaggiore, Persico Dosimo, Casaletto Ceredano, Spino d’Adda, Rivarolo del Re ed Uniti, Sesto ed Uniti, Sospiro, Derovere, Pieve San Giacomo) si trovano nelle vicinanze di Cremona (10-15 chilometri).

1.3 Dominio(i) dell’elemento :

Dominio(i) dell’elemento come patrimonio culturale immateriale identificato ai sensi dell’Articolo 2.2 della Convenzione:

  • arti performative
  • pratiche sociali, eventi rituali e festivi
  • artigianato tradizionale

Decisione dell’Organo di Valutazione
Decisione 7.COM 11.18

Il Comitato,
1. prende atto che l’Italia ha candidato “ l’artigianato tradizionale del saper fare liutario a Cremona” per l’iscrizione nella Lista Rappresentativa del patrimonio culturale intangibile dell’umanità:
2. Decide che, dalle informazioni fornite nel dossier 00719, la candidatura soddisfa i criteri di iscrizione nella Lista Rappresentativa, come segue:
R.1: L’artigianato tradizionale del saper fare liutario è stato trasmesso da generazione in generazione, sia attraverso l’apprendistato che attraverso l’educazione formale, che svolgono un ruolo importante nella vita quotidiana delle persone di Cremona dando loro un senso di identità.
R.2:Tenuto conto dell’elevato livello di competenze e di inventiva manuale dell’artigianato tradizionale relativo alla produzione liutaria, conosciuti a livello internazionale, l’iscrizione nella Lista Rappresentativa potrebbe testimoniare la creatività umana, contribuendo al dialogo interculturale e alla visibilità del patrimonio culturale immateriale nel suo complesso .
R.3: Gli sforzi passati e attuali per salvaguardare l’artigianato godono della partecipazione e del sostegno di vari soggetti interessati tra cui il comune di Cremona e il governo nazionale, le istituzioni locali, nonché i laboratori e le associazioni di liuteria.
R.4:I produttori di violini e le loro associazioni, insieme a istituzioni locali e rappresentanti della città di Cremona, hanno partecipato al processo di candidatura e hanno dato il loro previo, libero consenso informato.
R.5:L’elemento è incluso nell’inventario nazionale del patrimonio culturale gestito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali; l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia ha incluso l’elemento nel suo “Registro del Patrimonio Immateriale della Regione Lombardia”.

Documentazione